50 Giorni di Attesa: Quando la Sicurezza dei Rider Viene Messa in Secondo Piano


 Il mondo delle consegne a domicilio tramite app è in continua evoluzione, ma una zona grigia persiste, gettando ombre sulla sicurezza dei rider. Il Decreto Legislativo 81/08, pilastro della normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sembra faticare a trovare una piena applicazione in questo contesto di collaborazioni autonome.

L'Ambiguo Bypass del D.Lgs 81/08

Come viene aggirata la normativa? La prassi, adottata da diverse piattaforme, di posticipare la visita medica dei rider solo dopo 50 giorni di attività lavorativa solleva serie preoccupazioni. Questa dinamica crea una finestra temporale in cui un lavoratore potenzialmente non idoneo a svolgere in sicurezza le mansioni di rider può operare senza alcuna verifica medica preventiva.

Immagina: un individuo con problematiche fisiche preesistenti, magari incompatibili con lo sforzo fisico richiesto dalle consegne, potrebbe trovarsi a svolgere un'attività rischiosa per la propria salute per quasi due mesi, senza che la sua idoneità sia stata accertata.

Visite Mediche "Blande" e la Mancanza di Valutazione del Rischio

Un ulteriore elemento critico è la non definizione precisa del rischio da parte delle applicazioni. Questa lacuna si traduce spesso in visite mediche superficiali, che potrebbero non intercettare adeguatamente le reali condizioni di salute dei rider in relazione alle specifiche esigenze del lavoro.

Un Piccolo Passo Avanti, Ma la Strada è Ancora Lunga

Un timido progresso è stato compiuto sul fronte economico. Fino a poco tempo fa, i rider si trovavano spesso a dover anticipare di tasca propria i costi delle visite mediche, con la speranza di un rimborso alla prima fattura. L'eliminazione di questa prassi rappresenta sicuramente un miglioramento, ma non scalfisce il problema principale: la sicurezza dei lavoratori non può e non deve essere un aspetto secondario o posticipato.

Cosa Serve Ancora?

La non anticipazione dei costi è un segnale positivo, ma non basta. È fondamentale che:

Le applicazioni definiscano in modo chiaro e dettagliato i rischi specifici associati all'attività di rider.

Le visite mediche siano preventive, approfondite e mirate a valutare l'effettiva idoneità del lavoratore.

Si ponga fine alla prassi dei 50 giorni, garantendo che nessun rider inizi a lavorare senza aver prima superato una visita medica.

La sicurezza sul lavoro non può attendere. È tempo che il quadro normativo e le pratiche delle aziende si allineino per tutelare pienamente la salute di chi, con la propria attività, sostiene una fetta importante dell'economia moderna.

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