Glovo e il Deposito Contanti in 24 Ore: Un'Altra Scossa per i Rider
Il mondo del food delivery è in continua evoluzione, e non sempre in una direzione che favorisce i rider. L'ultima novità introdotta da Glovo, l'obbligo di depositare i contanti delle consegne entro 24 ore, sta generando un forte malcontento, soprattutto tra i rider motorizzati.
Un Anticipo del Carburante che Scompare
Per molti rider, i soldi incassati dalle consegne in contanti rappresentavano una boccata d'ossigeno, un modo per anticipare le spese del carburante e gestire la liquidità quotidiana. Ora, con l'obbligo di deposito rapido, questa pratica viene meno, mettendo in difficoltà chi si affida a questo sistema per mantenere in moto il proprio mezzo di lavoro.
Sicurezza o Semplice Dimenticanza?
È vero, il dibattito sulle aggressioni subite dai rider da parte di "baby gang" o "maranza" è sempre attuale e preoccupante. Ma questa nuova regola di Glovo risolve davvero il problema della sicurezza? O è piuttosto un modo per l'azienda di gestire i flussi di cassa, dimenticando le reali esigenze e i rischi a cui sono esposti quotidianamente i propri collaboratori? La questione è complessa e richiede una riflessione più profonda che vada oltre la semplice necessità di "mettere al sicuro" il denaro.
I Nuovi Imprenditori Digitali e il Lavoro Sottopagato
In questo scenario, emerge una figura sempre più discussa: quella dei "nuovi imprenditori digitali". Aziende che, dietro la facciata dell'innovazione e della flessibilità, propongono tariffe a dir poco discutibili. Con una media di 4,50 € a consegna, come si può pretendere che un rider possa coprire tasse, spese di sussistenza e l'usura del proprio mezzo? È una sfida matematica impossibile, che costringe molti a lavorare ben oltre l'orario di un impiego tradizionale per portare a casa una cifra decente.
E questo blog? Sì, è stato creato con l'Intelligenza Artificiale.
Se ti stai chiedendo se questo blog post è stato scritto da un'Intelligenza Artificiale, la risposta è sì. La stessa intelligenza artificiale che, da anni, viene utilizzata per ottimizzare processi, analizzare dati e, in alcuni casi, spingere al limite i modelli di business, spesso a discapito delle persone che ne sono parte. È un paradosso amaro, che sottolinea ancora una volta come la tecnologia, pur avendo un potenziale enorme per migliorare la vita, possa anche essere impiegata per perpetuare dinamiche di sfruttamento.
È sconcertante questa modalità che mette in seria difficoltà il corriere.
RispondiEliminaGlovo deve modificarla, non si può, a tarda ora cercare un tabaccaio a fare un versamento di 60 euro