Corsi di Sicurezza "Fai da Te" e Algoritmi Ciechi: Il Far West del Delivery
Siamo stanchi. Stanchi di essere trattati come numeri, stanchi di una "legalità" di facciata che si scontra con la dura realtà della strada. Oggi vogliamo puntare il dito contro una pratica ipocrita e pericolosa: i corsi di sicurezza online nel settore del delivery e la loro totale incompatibilità con un sistema algoritmico che ignora ogni basilare norma di tutela.
Le aziende del delivery, per mettersi una mano sulla coscienza e apparentemente rispettare il D.Lgs. 81/08 sulla sicurezza sul lavoro, ci propinano corsi online, spesso in multilingue. Sulla carta sembra tutto in ordine, ma la verità è ben diversa. Chi di noi, diciamocelo chiaramente, non conosce colleghi che "delegano" lo zio, il cugino o, peggio ancora, il famigerato "capobastone" per seguire questi corsi al posto loro? Magari pagandoli pure per la "cortesia".
Non è pigrizia, signori delle piattaforme, è frustrazione e sfiducia in un sistema che non ci supporta. Molti rider faticano con la lingua, non hanno dimestichezza con la tecnologia o semplicemente non percepiscono l'importanza di una formazione che sanno già non avrà alcun impatto sulla loro quotidianità lavorativa. E così, il "capobastone" di turno, figura oscura ma fin troppo presente nel nostro settore, si erge a "facilitatore", intascando qualche spicciolo in cambio di una finta partecipazione.
Questa dinamica perversa non si ferma ai corsi. La ritroviamo puntualmente quando un account viene bloccato per i più svariati motivi. Ecco che riappare lo "zio" o il "capobastone" pronto a "concedere" un profilo sotto compenso, alimentando un sistema di sfruttamento che le stesse piattaforme dicono di voler combattere. Ipocrisia allo stato puro.
Ma la vera beffa è un'altra: tutto quello che, con fatica e spesso superficialità, ci viene insegnato nei corsi di sicurezza, viene sistematicamente bypassato dal vero padrone del nostro lavoro: l'ALGORITMO.
Carichi di lavoro insostenibili vengono imposti senza considerare la nostra incolumità fisica.
Le spese e i loro carichi
Le performance ci vengono richieste a ritmi forsennati, incentivando comportamenti pericolosi pur di rispettare tempi di consegna irrealistici.
Le questioni igienico-sanitarie vengono completamente ignorate. Chi si preoccupa se trasportiamo cibo caldo e freddo nello stesso zaino, senza le adeguate precauzioni, con il rischio di contaminazione degli alimenti? L'algoritmo di certo no.
Siamo carne da macello nelle mani di un software cieco e sordo alle nostre esigenze di sicurezza e dignità. I corsi online diventano una mera formalità, uno specchietto per le allodole che non incide minimamente sulla nostra reale esposizione ai rischi.
Chiediamo un cambio di rotta radicale. Vogliamo corsi di sicurezza seri, in presenza, che tengano conto delle reali difficoltà del nostro lavoro. Vogliamo un sistema algoritmico che integri la sicurezza come un parametro fondamentale, che non ci spinga a infrangere le regole per inseguire una performance irraggiungibile.
Non siamo numeri, siamo lavoratori. E la nostra sicurezza non è un optional da barattare con la velocità di consegna. È ora che le piattaforme se ne rendano conto, prima che sia troppo tardi.
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