Il Contante: Un Ricatto Pericoloso che Paghiamo Noi Rider!
Ancora una volta, ci troviamo di fronte al solito, inaccettabile mantra: "Per non perdere clienti, non rinunciamo ai pagamenti in contanti." Queste parole, pronunciate con cinica noncuranza da Glovo e Deliveroo, suonano come una beffa alle nostre orecchie, come un disprezzo per la nostra incolumità.
La nostra vita, la nostra sicurezza, non possono e non devono essere sacrificate sull'altare del profitto e della presunta "customer satisfaction"!
Abbiamo alzato la voce innumerevoli volte contro questa politica miope e pericolosa. Ogni consegna in contanti ci espone al rischio concreto di rapine e truffe. Siamo facili bersagli, pedine vulnerabili in un gioco che non abbiamo scelto. Questi non sono banconote finte del Monopoli, ma i nostri guadagni, il frutto del nostro duro lavoro, spesso svolto in condizioni difficili e per compensi inadeguati.
E la vergogna è che questa dinamica è identica per entrambe le piattaforme, con l'aggravante, nel caso di Glovo, dell'assurda trappola del "versa contanti". Quante volte abbiamo eseguito correttamente la procedura, versato i nostri guadagni come richiesto, per poi ritrovarci con l'account bloccato, ostaggi di un sistema fallace che non registra la transazione? Un incubo burocratico che ci priva del diritto di lavorare e guadagnare, gettandoci nell'incertezza e nella frustrazione.
Ma Deliveroo non è certo esente da colpe, con il suo iniquo sistema di anticipo contanti. Siamo noi, rider, a dover anticipare di tasca nostra il denaro per pagare l'ordine del cliente, con la promessa di un rimborso posticipato alla consegna. E cosa accade se il cliente non si presenta, se l'indirizzo è sbagliato, se sorge un qualsiasi imprevisto? Provvisoriamente, i nostri soldi svaniscono, per essere forse restituiti, con la burocrazia che sappiamo, il mese successivo. Un'assurdità che ci trasforma in involontari istituti di credito, costretti a sobbarcarci rischi finanziari che non ci competono.
E non dimentichiamo l'ulteriore discriminazione che questa politica genera nei confronti dei colleghi che, con sacrosanta ragione, scelgono di non portare con sé somme elevate di denaro contante per tutelare la propria sicurezza. Sono forse rider di serie B? Devono forse rinunciare a delle corse, e quindi a guadagnare, perché le piattaforme si rifiutano di assumersi la responsabilità dei pagamenti?
È ora di dire basta a questo ricatto inaccettabile!
Non siamo bancomat su due ruote. Non siamo istituti di credito ambulanti. Siamo lavoratori che esigono rispetto e, soprattutto, sicurezza.
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