La Farsa della Sicurezza e l'Invisibilità dei Rider

 



 Gilet che sembrano coriandoli al primo lavaggio, caschi di polistirolo che si sbriciolano al solo pensiero di un impatto. Questa è la "protezione" che le piattaforme, nella loro infinita "generosità", ci concedono. Un contentino ipocrita, un vago ricordo di obblighi di legge, con controlli sull'utilizzo riservati a chi è "subordinato", quasi a voler distinguere tra lavoratori di serie A e di serie B, anche quando si parla di incolumità.

Sembra quasi che, per queste app, l'unico danno contemplato in caso di caduta sia la rottura della testa. E la "soluzione" per evitare incidenti? Un gilet catarifrangente! Quasi che le strade fossero illuminate a giorno e gli automobilisti angeli custodi. Le nostre ossa rotte, le spalle lussate, le mani fratturate raccontano una storia ben diversa. Dimostrano, ancora una volta, che queste aziende non solo ci negano lo status di lavoratori, ma ignorano con cinismo i rischi reali che corriamo ogni giorno, quel "lavoretto" che tanto amano etichettare con sufficienza.

La cosa più sconcertante è che questa vergogna si consuma sotto gli occhi di tutti. Siamo lì, in strada, esposti, vulnerabili. E le istituzioni? L'Ispettorato del Lavoro, che nel lontano 2020 sbandierava una "maxi inchiesta" promettendo mari e monti di contributi arretrati, sembra essersi dissolto nel nulla. Cinque anni sono trascorsi e di quei versamenti non c'è traccia.

Non ci illudiamo. Sappiamo di essere spesso usati come specchietti per le allodole, come strumenti di propaganda o come "storie di successo" da sbandierare. Ma la realtà è cruda: le nostre condizioni peggiorano costantemente. Tariffe sempre più basse, ritmi di lavoro insostenibili, richieste di performance al limite dell'umano e, tragicamente, un aumento esponenziale degli infortuni.

Siamo stanchi di essere invisibili. Siamo stanchi di essere considerati pedine sacrificabili in un gioco al ribasso. Siamo lavoratori, con gli stessi diritti e le stesse necessità di chiunque altro. La farsa della sicurezza deve finire. L'indifferenza delle istituzioni non è più tollerabile

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