Nove Ore Sotto la Mole, Centoventi Euro Lordi? SE TUTTO VA BENE!!!!
Nove ore. Nove lunghe ore passate a sfrecciare tra le vie di Torino, da Piazza Castello a Mirafiori, da Vanchiglia a San Salvario, consegnando ordini con il sole cocente o sotto la pioggia battente. Nove ore di fatica, di slalom tra tram e auto, di salite e discese. E la ricompensa? Sentirci dire che, grazie alla "magica" partita IVA forfettaria, dovremmo accontentarci di una media di 120 euro lordi al giorno? Ma stiamo scherzando?!
La Vera Faccia delle Nostre Nove Ore Torinesi:
Chi ci vede pedalare veloci sotto i portici o zigzagare tra i turisti in centro, spesso ignora la realtà del nostro lavoro quotidiano a Torino:
La Giungla del Traffico Torinese: Ogni giorno è una sfida con il traffico, i semafori infiniti, le auto parcheggiate in doppia fila, i binari del tram che mettono a dura prova le nostre ruote.
Le Salite Impegnative: Con le sue colline, Torino non è una città pianeggiante. Portare zaini pesanti su e giù per le vie può essere estenuante.
Le Intemperie Sotto la Mole: Che sia la fitta nebbia invernale, la pioggia improvvisa o la calura estiva, noi siamo lì, a pedalare per garantire le consegne.
La Solitudine e la Precarietà: Siamo spesso soli, senza tutele reali, con la costante ansia di non raggiungere il guadagno sperato.
La Grande Illusione della Partita IVA Forfettaria: Un Affare per Chi?
Ci vendono la partita IVA forfettaria come la soluzione ideale per l'autonomia. Ma per noi rider a Torino, spesso si traduce in:
Un Falso Senso di Libertà: Siamo formalmente autonomi, ma di fatto dipendenti dalle piattaforme che ci impongono tariffe e condizioni spesso svantaggiose.
Costi che Erodono i Magri Guadagni: Anche con il regime forfettario, dobbiamo far fronte a contributi previdenziali (che pesano enormemente su 120 euro lordi al giorno!), tasse, assicurazioni per il mezzo (spesso obbligatorie), manutenzione della bici o dello scooter, abbigliamento adeguato.
Nessuna Sicurezza: In caso di malattia, infortunio o semplicemente di un giorno di pioggia intensa che ci impedisce di lavorare, non abbiamo alcuna garanzia di reddito.
Centoventi Euro Lordi al Giorno? Un Salario da Fame per un Lavoro Duro!
Facciamo un attimo i conti. 120 euro lordi al giorno, tolti tasse, contributi e spese varie, quanto resta alla fine della giornata per noi che pedaliamo per le strade di Torino? Una miseria che non riconosce la fatica, i rischi e il tempo che investiamo.
Siamo la Linfa Vitale della Nuova Economia Torinese, Non Carne da Macello!
Portiamo il pranzo agli uffici del centro, la cena nelle case di Borgo San Paolo, i farmaci urgenti a Santa Rita. Siamo parte integrante del tessuto economico di questa città. Meritiamo rispetto, riconoscimento e un compenso dignitoso per il nostro lavoro.
Torino, È Ora di Ascoltare le Nostre Ruote che Protestano!
Non possiamo più accettare questa narrazione distorta che ci dipinge come lavoratori autonomi privilegiati. Siamo lavoratori che sudano, si impegnano e rischiano ogni giorno per garantire un servizio essenziale. Le nostre nove ore sotto la Mole valgono molto più di 120 euro lordi!
Facciamo 2 conti ricordando che il regime forfettario vale per i primi 5 anni
Reddito Imponibile Netto (dopo deduzione dei contributi):20.592 € - 5.368,73 € = 15.223,27 € (circa)
Imposta Sostitutiva (ipotizzando l'aliquota standard del 15%):15.223,27 € * 15% = 2.283,49 € (circa)
Guadagno Netto Annuo:26.400 € (lordo) - 5.368,73 € (contributi) - 2.283,49 € (imposta) = 18.747,78 € (circa)
Guadagno Netto Giornaliero (stimato):18.747,78 € / 220 giorni = 85,22 €/giorno (circa)
Non ci sono solo le imposte da pagare ma.....
Nel blog precedente abbiamo sviscerato quanto effettivamente rimane in tasca a un lavoratore con partita IVA forfettaria partendo da un ipotetico guadagno lordo. Ma per noi rider, quella cifra netta è ancora lontana dalla realtà del "disponibile". Dobbiamo fare i conti con un "datore di lavoro" silenzioso ma esigente: il nostro mezzo di trasporto, la nostra salute e il nostro sacrosanto diritto al riposo.
Il Vero Costo della Consegna: Il Nostro Mezzo, Nostro Onere
La nostra "postazione di lavoro" è la sella della nostra bicicletta o del nostro scooter. Il nostro ufficio sono le strade di Torino, con le loro insidie e le loro sfide. E indovinate chi si fa carico di tutti i costi legati a questo "ufficio mobile"? Esatto, noi rider con partita IVA.
Usura del Mezzo: Ogni chilometro percorso, ogni buca presa, ogni frenata brusca logora la nostra bicicletta o il nostro scooter. La manutenzione non è un optional, ma una necessità per la nostra sicurezza e per continuare a lavorare.
Manutenzione Ordinaria e Straordinaria: Gomme da sostituire, freni da controllare, catene da lubrificare, motori da revisionare... le spese si accumulano e intaccano il nostro guadagno.
Carburante o Ricarica (se elettrico): Un costo vivo e costante che dipende dai chilometri percorsi ogni giorno.
Assicurazione (per gli scooter): Un esborso obbligatorio che riduce ulteriormente il nostro margine.
Eventuali Riparazioni Impreviste: Forature, guasti meccanici... incidenti che possono bloccarci e costarci caro.
Questi costi, nel regime forfettario, non sono deducibili analiticamente. Questo significa che vanno direttamente a erodere quel "netto" che tanto faticosamente ci guadagniamo pedalando o sfrecciando per la città.
La Fragile Autonomia: Malattia e Ferie, Lussi da Autogestire
A differenza di un lavoratore dipendente, noi rider con partita IVA non abbiamo giorni di malattia pagati né ferie retribuite. Ogni giorno non lavorato è un giorno senza guadagno. Per questo motivo, è fondamentale essere previdenti e mettere da parte una quota del nostro netto per far fronte a queste eventualità:
Il Fondo Malattia: Un imprevisto di salute può costringerci a fermarci per giorni, se non settimane. Avere un "cuscinetto" economico ci permette di affrontare la situazione senza il terrore di non poter pagare le bollette.
Il Fondo Ferie: Anche un rider ha bisogno di staccare la spina, di riposare il corpo e la mente. Accantonare una somma per i periodi di inattività ci consente di prenderci una pausa meritata senza la spada di Damocle del mancato guadagno.
Il Vero Netto: Un Miraggio Senza una Saggia Gestione
Quindi, caro collega rider con partita IVA, quel "netto" che vedi dopo aver pagato imposte e contributi non è il punto di arrivo. È da lì che dobbiamo ancora togliere i costi vivi del nostro "ufficio su due ruote" e la quota per garantirci un minimo di sicurezza in caso di malattia o per concederci un po' di riposo.
Essere consapevoli di queste dinamiche è cruciale per non farsi illusioni e per gestire al meglio le nostre finanze. Dobbiamo essere i primi "datori di lavoro" di noi stessi, pianificando e accantonando per far fronte a spese e imprevisti che per un lavoratore dipendente sono spesso invisibili.
Oltre la Superficie: Analisi e Proposte per un Dibattito Costruttivo
"Spesso ci ritroviamo a condividere osservazioni e analisi, ma il rischio che queste si trasformino in sterili chiacchiere da bar o, peggio ancora, in arene di scontro virtuale è sempre presente. La nostra precedente esperienza con un blog ci ha messo di fronte a questa realtà, dove purtroppo non sono mancati episodi di commenti aggressivi e insulti, oscurando la possibilità di un confronto democratico e produttivo.
Con questo nuovo spazio, desideriamo fare un passo avanti. Il nostro obiettivo non è semplicemente esporre le nostre riflessioni, ma stimolare un dialogo che vada oltre la mera opinione. Vogliamo trasformare l'analisi in un punto di partenza per la ricerca di soluzioni concrete.
Pertanto, questo blog vuole essere un invito aperto: se le nostre osservazioni non incontrano la vostra condivisione, vi incoraggiamo vivamente a proporre soluzioni alternative e costruttive. Crediamo fermamente nel valore del confronto di idee, ma solo quando questo è animato da un sincero desiderio di comprendere e migliorare.
Siamo convinti che attraverso un approccio rispettoso e orientato alla proposta, possiamo trasformare l'analisi da semplice constatazione a motore di cambiamento positivo. Questo è lo spirito con cui apriamo questo nuovo spazio di discussione, auspicando una partecipazione attiva e propositiva da parte di tutti."
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