Quando una Telefonata "Innocente" Viola i Tuoi Diritti: L'Incubo dei Rider Malati


 Essere un rider significa spesso destreggiarsi tra traffico, consegne urgenti e condizioni meteorologiche avverse. Quando la stanchezza o la malattia costringono a fermarsi, ci si aspetterebbe comprensione e rispetto del proprio riposo. Invece, per molti rider subordinati, il periodo di malattia può trasformarsi in un'ulteriore fonte di stress e ansia a causa di una pratica, purtroppo diffusa: la telefonata "di controllo" del preposto.

Quella che all'apparenza potrebbe sembrare una semplice manifestazione di interesse si rivela spesso un subdolo avvertimento sulle presunte conseguenze negative che l'assenza avrà sulle "performance" del lavoratore. Un modo velato per esercitare pressione e indurre il rider a rientrare al lavoro il prima possibile, anche a discapito della propria salute.

Ma attenzione, questa "semplice telefonata" non è affatto innocua. Anzi, configura una potenziale violazione di importanti diritti del lavoratore, sanciti da leggi ben precise:

1. Diritto alla Disconnessione Digitale (Legge 81/2017): Un Diritto Sacrosanto, Troppo Spesso Ignorato

La Legge sul Lavoro Agile (Legge 81/2017) introduce il fondamentale diritto alla disconnessione. Questo diritto tutela il lavoratore dal dovere di rispondere a comunicazioni aziendali al di fuori dell'orario di lavoro e durante i periodi di sospensione dell'attività lavorativa, come la malattia.

Ricevere una telefonata dal preposto durante un periodo di malattia, con lo scopo di discutere le proprie "performance" e le implicazioni dell'assenza, mina alla base il diritto alla disconnessione. Il lavoratore malato ha il diritto di recuperare le energie e concentrarsi sulla propria guarigione, senza la pressione di dover giustificare la propria assenza o temere ripercussioni sul proprio impiego.

2. Divieto di Accertamenti sulla Malattia da Parte del Datore di Lavoro (Legge 300/1970 - Statuto dei Lavoratori): La Tua Salute Non è Affare Loro

L'articolo 5 dello Statuto dei Lavoratori è chiarissimo: il datore di lavoro non può effettuare accertamenti sull'idoneità e sull'infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente. Gli unici controlli ammessi sono quelli demandati agli istituti previdenziali competenti (come l'INPS).

Anche se la telefonata non mira direttamente a "visitare" il lavoratore, il suo intento di valutare l'impatto dell'assenza sulle performance sottintende un giudizio sulla legittimità e sulla durata della malattia. In sostanza, il datore di lavoro si arroga il diritto di valutare se la tua malattia sia "abbastanza grave" da giustificare l'assenza e se questa stia "danneggiando" l'azienda. Questo è un sottile ma inequivocabile tentativo di accertamento, vietato dalla legge.

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