Rider: Da Invisibili a "Essenziali" Solo per Imbavagliarci! La Doppia Faccia di un Governo .Cieco ai Nostri Diritti


 Siamo gli ultimi, la ruota di scorta di un sistema che si regge sulla nostra fatica. Per il Governo, per la Lega in particolare, sembriamo fantasmi, numeri sacrificabili sull'altare della comodità altrui. Non esistiamo, finché non proviamo a far sentire la nostra voce.

Poi, magicamente, ci trasformano in "lavoratori essenziali". E non certo per offrirci le tutele che ci spettano, per riconoscere il valore del nostro sudore sotto la pioggia e il sole. No. Diventiamo "essenziali" solo quando proviamo a incrociare le braccia, quando osiamo rivendicare diritti basilari, quando minacciamo di inceppare l'ingranaggio del delivery che tanto piace a chi sta comodamente seduto sul divano.

La verità il Carroccio e questo Governo hanno una visione distorta della nostra "essenzialità". Non vedono i rischi che corriamo ogni giorno sulle strade, i mezzi fatiscenti con cui spesso siamo costretti a lavorare, la mancanza di diritti fondamentali come malattia, ferie, una retribuzione dignitosa. Vedono solo un ingranaggio da mantenere in funzione, costi da contenere, e la "seccatura" di dover affrontare le nostre legittime proteste.

"Essenziali" per loro significa "silenziosi e obbedienti". Significa che il nostro lavoro è troppo comodo per gli altri perché ci venga riconosciuto un valore reale. Significa che la nostra protesta, il nostro grido di rabbia per condizioni inaccettabili, va silenziato con la scusa di "garantire un servizio essenziale alla collettività".

Ma di quale collettività parlano? Di quella che ordina la pizza con un click senza minimamente preoccuparsi di chi pedala per consegnarla? Di quella che si indigna per un ritardo di dieci minuti ma ignora le nostre condizioni di lavoro disumane?

La loro "essenzialità" è una vergogna, una foglia di fico per nascondere la loro totale indifferenza nei confronti di chi sta in fondo alla catena. Ci usano come scudi umani, come pretesti per negarci il diritto sacrosanto allo sciopero, l'unica vera arma che abbiamo per far sentire la nostra voce.

Il Carroccio, in particolare, che spesso si erge a paladina dei "lavoratori", sembra dimenticarsi di noi, degli ultimi, di quelli che non hanno la "fortuna" di un contratto a tempo indeterminato e di un ufficio climatizzato. Per loro, la nostra "essenzialità" si traduce in un silenzioso assenso al precariato, all'assenza di tutele, allo sfruttamento legalizzato.

Noi non siamo "essenziali" a intermittenza, solo quando fa comodo a loro. Siamo lavoratori, con la dignità di qualsiasi altro lavoratore. Abbiamo bisogno di diritti, di sicurezza, di un salario giusto. E non ci faremo imbavagliare da questa ipocrita retorica dell'"essenzialità" usata come pretesto per impedirci di lottare per un futuro migliore.

La nostra "essenzialità" deve tradursi in rispetto e in tutele reali, non in un bavaglio per impedirci di scioperare. Continueremo a far sentire la nostra voce, a lottare per la nostra dignità, perché la vera "essenzialità" è quella dei diritti, non quella di un servizio comodo a basso costo. E questo Governo, e la Lega in particolare, dovranno prima o poi farsene una ragione.


Leggi articolo completo

Commenti