4 Ore con Deliveroo: Tra Sfruttamento e la Gentilezza Inaspettata di un Cliente
Oggi ho deciso di dedicare 4 ore, dalle 8 alle 12, a lavorare con Deliveroo. L'obiettivo? Toccare con mano, ancora una volta, la realtà di chi pedala per le strade, spesso con la speranza di guadagnare un compenso dignitoso.
Il risultato, purtroppo, non sorprende: per queste quattro ore di lavoro, la retribuzione lorda è stata di 9,59 euro, inclusi i generosi 2 euro di mancia di una cliente. Al netto delle tasse e della ritenuta d'acconto, la cifra si riduce a soli 7,67 euro, mancia compresa.
Un Salario Orario Preoccupante
Facendo un rapido calcolo, escludendo la mancia (che non è una costante), il mio guadagno orario lordo è stato di circa 1,90 euro, che scende a circa 1,42 euro netti. Cifre che parlano chiaro e che sollevano serie domande sulla sostenibilità di questo tipo di impiego e sul valore riconosciuto al tempo e alla fatica dei rider.
La Luce inaspettata: la Mancia di un'Anima Gentile
In questo quadro a tinte fosche, l'unico raggio di sole è stata la mancia di 2 euro offerta da una cliente. Un gesto semplice, ma che ha un significato profondo. Dimostra una sensibilità e una consapevolezza della realtà dei rider che, purtroppo, non sempre si riscontra. Grazie a questa persona, per un momento, mi sono sentito meno un ingranaggio di un sistema spesso percepito come iniquo.
Tornando sulla mia breve esperienza di 4 ore come rider, desidero aggiungere un elemento decisamente positivo che ha illuminato, seppur in parte, la mattinata: i punti SOSTA RIDER, nati dalla collaborazione tra Nidil CGIL TORINO e i Circoli ARCI.
In un contesto lavorativo spesso caratterizzato da precarietà e mancanza di tutele, queste iniziative rappresentano una boccata d'ossigeno fondamentale. Durante le mie ore di attesa tra una consegna e l'altra, ho avuto la possibilità di usufruire di uno di questi spazi.
Un Rifugio dalla Calura e un Presidio di Civiltà
Questi punti SOSTA RIDER non sono semplici luoghi dove "parcheggiare" in attesa di un nuovo ordine. Sono veri e propri presidi di dignità pensati per rispondere a bisogni primari di chi lavora su strada. Avere accesso a servizi igienici e un riparo dal sole cocente della mattinata torinese fa una differenza enorme nel benessere fisico e mentale di un rider.
Un Segnale Importante di Sensibilità
L'esistenza di questi spazi, frutto dell'impegno di Nidil CGIL TORINO e dei Circoli ARCI, è un segnale importante. Dimostra che c'è attenzione e sensibilità verso le condizioni di lavoro spesso difficili di chi opera nel settore del delivery. In un panorama dove a volte sembra prevalere la logica del massimo profitto a discapito dei diritti dei lavoratori, iniziative come queste rappresentano un faro di speranza.
Un Contrasto Stridente
Il contrasto tra la cura e l'attenzione di questi spazi e la retribuzione oraria esigua che ho percepito è stridente. Da un lato, un impegno concreto per offrire un minimo di dignità; dall'altro, una retribuzione che fatica a riconoscere il valore del tempo e del lavoro svolto.
Riflessioni Finali
Questa breve esperienza di 4 ore non fa che rafforzare una convinzione: il modello di business di alcune piattaforme di delivery continua a presentare zone d'ombra significative per chi vi lavora. La generosità di singoli clienti è un balsamo, ma non può e non deve sostituire un sistema di retribuzione equo e rispettoso del lavoro svolto.
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