Rider nella notte: invisibili e in pericolo, lo scaricabarile delle app
La notte cala sulle strade di Torino e i rider, già vulnerabili, diventano ombre ancora più indistinte. Senza Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) adeguati – luci malfunzionanti o assenti, caschi inadeguati o mancanti – la loro incolumità è appesa a un filo. Una situazione drammatica che le piattaforme di delivery continuano a ignorare, in un inaccettabile scaricabarile di responsabilità.
Il pericolo invisibile: un appello inascoltato
Le denunce si moltiplicano, le segnalazioni di incidenti sfiorati o avvenuti per la scarsa visibilità dei rider nelle ore notturne arrivano costanti alle orecchie sorde delle applicazioni. Eppure, nessuna contromisura efficace viene adottata. L'assenza di DPI idonei non è solo una negligenza, ma un vero e proprio attentato alla sicurezza di chi, con il proprio lavoro, garantisce un servizio essenziale anche quando la città dorme.
Lo scaricabarile inaccettabile: la responsabilità è di chi?
Le piattaforme si trincerano dietro la presunta autonomia dei rider, dimenticando che sono proprio loro a dettare le regole del gioco, a stabilire i tempi di consegna spesso irrealistici, a incentivare turni serali e notturni senza fornire gli strumenti minimi per operare in sicurezza. Attribuire la mancanza di DPI ai singoli rider è un atto di grave irresponsabilità, un modo per deresponsabilizzarsi dalle proprie mancanze e dai rischi a cui espongono i lavoratori.
Non sono numeri, sono persone: vite in bilico
Dietro ogni rider invisibile nella notte, c'è una persona, una famiglia, una storia. Non sono semplici numeri da incasellare in un algoritmo, ma lavoratori che meritano rispetto e tutela. La mancanza di DPI non è solo una questione di inadempienza normativa, ma una ferita profonda al senso di umanità e di giustizia.
È ora di agire: la sicurezza non è un optional
Le istituzioni, le associazioni di categoria, l'opinione pubblica non possono più rimanere indifferenti. È necessario un intervento deciso per porre fine a questa inaccettabile situazione. Le piattaforme devono assumersi le proprie responsabilità, fornendo DPI adeguati e garantendo condizioni di lavoro sicure per tutti i rider, soprattutto durante le ore notturne. La sicurezza non è un optional, è un diritto fondamentale che non può essere negato in nome del profitto.
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